La Segreteria
- Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013
- Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012
- Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013
- Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012
- Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012
- Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013
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L’ANAC ha pubblicato la Delibera n. 469/2021 del 9 giugno 2021 contenente le nuove “Linee guida in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza in ragione di un rapporto di lavoro, ai sensi dell’art. 54-bis, del d.lgs. 165/2001 (c.d. Whistleblowing)”.
Le Linee guida sono rivolte al settore pubblico, ovvero alle pubbliche amministrazioni e alle altre organizzazioni indicate dalla legge, obbligate a prevedere misure di tutela per coloro che segnalano condotte illecite.
Nelle Linee Guida viene rafforzato l’obbligo di predisporre apposite procedure con piattaforme informatiche adeguate per le segnalazioni whistleblowing.
L’OPI Siena, adottando la piattaforma informatica prevista per adempiere agli obblighi normativi e in quanto ritiene importante dotarsi di uno strumento sicuro per le segnalazioni.
Le caratteristiche di questa modalità di segnalazione sono le seguenti:
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il segnalante non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione di condotte illecite di cui è venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro;
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le tutele del segnalante non sono garantite nei casi in cui sia accertata la responsabilità penale del segnalante per i reati di calunnia o diffamazione;
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la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata in forma anonima. Se anonima, sarà presa in carico solo se adeguatamente circostanziata.
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la segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (RPCT) e da lui gestita mantenendo il dovere di confidenzialità nei confronti del segnalante
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nel momento dell’invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta dell’Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti
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la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall’interno dell’ente che dal suo esterno. La tutela dell’anonimato è garantita in ogni circostanza.
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